«Continuiamo a vedere derubricate le numerose istanze che riguardano l’impatto dell’aumento dei costi di materie prime ed energia per il mondo dei Servizi Integrati. Non vogliamo entrare nelle dinamiche del confronto politico ma, quale Presidente della Federazione che raccoglie le principali imprese che si occupano di facility services nel sistema Confindustriale Italiano, devo denunciare la grave situazione che si sta determinando: le nostre aziende non possono interrompere i servizi per la cura e la sicurezza delle persone, poiché svolgono servizi dì pubblica utilità presso presidi sanitari, scuole e amministrazioni pubbliche ma non sono più in grado di sopportare l’aggravio di costi. Continuando di questo passo, le nostre imprese da Aprile saranno costrette a ridurre la propria operatività almeno del 50%. Un colpo che si ripercuoterà su ogni ambito economico sia pubblico sia privato: sanità, industria, trasporti, commercio».

Lo scrive in una nota il presidente di Confindustria Servizi HCFS (Hygiene, Cleaning & Facility Services, Labour Safety Solutions) Lorenzo Mattioli, la federazione confindustriale che raccoglie imprese del facility, pulizie e sanificazione, lavanderie industriali e dispositivi di protezione individuale e ristorazione collettiva.

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